io

Io sono nato da un campo appena arato

e poi seminato di multi frutti e ortaggi.

I primi a sbocciare furono le fragole

con l'arrivo della bella stagione

quella delle guanciotte rosse e lamenti striduli.

Poi arrivò il profumo del basilico

che cresceva lungo i bordi del mio carattere

diffondendo l'aroma del mio essere.

Seguì la croccantezza dei cetriolidissetanti e freschicome la spontaneità delle mie parole.

Poi fu il momento dei peperoncini

la parte piccante dell'adolescenza

dei primi amori e dei primi ardori.

Ricordo ancora le prime letterine

affrancate con cuori e gocce di profumo

ah quanta malinconia.

Poi il vento portò semi di gramigna

come serpi insinuarono le radici nella mia esistenza

l'estirpavo per ritardarne l'invasione

ma imparai a conviverci.

Gli ultimi a fiorire

furono gli alberi da frutto

che tardarono ad arrivare

un'esplosione di colori e profumi

che inebriarono ogni angolo del mio essere.

La mia natura?

Sono di fango e sole

vento e pioggia

anima e cuore.

Sono di ribellione e ascolto profondo

mari sconfinati e isole deserte

dove approdare per un lungo riposo dalla frenesia.

Sono di tutto ciò che voglio essere

di fuoco che convive con l'acqua

di sole e pioggia che danzano insieme nei miei cieli

e prati sconfinati

per le mie lunghe corse a perdifiato

©Francesco Lombardo

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Mi disseto con i tuoi sorrisi

quando mi vedi piangere lacrime di passione,

nel tuo respiro trovo il mio ossigeno

vitale armonia dei sensi, alle volte proibiti.

Asseconda i miei passi danzanti

sulla melodia della nostra vita;

sul palcoscenico deserto e quinte sollevate,

proiettori annullano le nostre ombre

per disorientarci nel mare di luce

che abbaglia i nostri sguardi intrisi di desiderio.

Orchidea su di un pendio roccioso sei tu per me

solitaria e irraggiungibile;

unica e inconfondibile,

la rugiada bagna i petali che sanno di desiderio

e goccia dopo goccia, scivola lungo il mio corpo;

me ne nutro avidamente,

ne assorbo il profumo, viscoso nelle viscere

cristallino sulla mia pelle.

Adorno il mio essere della purezza della tua carne

candida rosa dalle spine raggianti.

©Francesco Lombardo

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Ascolta
riesci a sentirmi?
Ti parlo della rugiada che affiora sul mio cuore
al sussurro delle tue parole
Riesci a sentirmi?
Ho affrontato battaglie laceranti
che sanno di mari sconfinati
ho cavalcato onde impetuose
che sanno di rovine e rose spinose.
Ascoltami dal profondo del tuo sguardo silenzioso
allunga la tua mano e sfiora i miei pensieri
che ardono nel profondo dei piaceri.
Io cerco di volare leggero
come una piuma al vento
vado su ondeggiando nel vortice del calore ascendente
per andare giù dolcemente se il gelo mi sorprende.
Ascolta queste mie parole
che sanno di miele amaro e fiori nel davanzale
a prender sole nelle giornate assolate
e tempesta nelle giornate agitate.
Ascolta e afferra le mie parole
come se fossero farfalle in primavera
non toccarle l'ali altrimenti non si avvera
lasciale libere di invadere il tuo cuore
che prima o poi
la primavera arriva battagliera.
Oh come Rimembro ancora
i bagliori diffusi del sole cocente
sui ciottoli della via nascente
adombravi il mio volto con la tua veste bianca
e i tuoi capelli intrecciati alle mie dita
per sentirne la loro vita.
Occhi splendenti e voce carnosa
nella quiete della riva maestosa
sussurrami ancora il tuo pensiero
donami ancora il tuo mistero.
Riesci a sentirmi?

©Francesco Lombardo

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