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Sulla facciata di una casa a Londra, spicca la scritta: "Dickens non ha dormito qui". Lo stesso potremmo dire rispetto a Roma per gli scrittori europei dal Settecento ad oggi. Non c'è praticamente drammaturgo, poeta o romanziere che non abbia passeggiato fra le sue strade, lasciando traccia di tale esperienza in opere, lettere, appunti. Com'è ovvio, le reazioni a quel viaggio appaiono estremamente disparate e contrastanti. Forse, però, nessuno avrebbe dissentito da quanto osservò Julien Gracq, quando arrivò definire la Città Eterna come "una macchina per ripercorrere il tempo".

Nato come viaggio di iniziazione e rito di passaggio per i rampolli dell'aristocrazia europea, il Grand Tour tocca il suo apogeo nel primo Ottocento, quando la passione per l'Antico rende l'Italia - e Roma in particolare - la meta di un pellegrinaggio laico. Come in ogni pellegrinaggio che si rispetti, chi l'ha compiuto sente il bisogno di riportare con sé segni tangibili della propria rinascita culturale nel segno dell'Antico e del Bello.

"La nuova Gerusalemme, la teca in cui sono esposti i martiri di Dio": questa è Roma per il pellegrino medievale che incise queste parole in un graffito. Roma è la città del papa, depositaria dell'ordine e della sapienza del passato cristiano, la città scrigno di preziosissime reliquie, dove il visitatore poteva venerare i santi, assistere alle meravigliose cerimonie religiose, guadagnarsi le indulgenze sempre più generose concesse ai pellegrini ed essere liberato da tutte le pene accumulate con i propri peccati da scontare in purgatorio.

Piazza Venezia è lo spazio pubblico in cui la classe politica liberale celebra il Risorgimento della nazione edificando il grande monumento a Vittorio Emanuele II: tempio all'Unità d'Italia e alla libertà dei cittadini e insieme grandioso omaggio alla monarchia. Occupa un lato del colle capitolino come un nuovo Campidoglio unitario e nazionale che domina la piazza e costituisce lo sfondo grandioso di via del Corso.

Un vortice di eventi traumatici incrocia la politica, l'economia, la cronaca nera. Quanto avviene quell'anno ha una sola parola, Tangentopoli, la città delle tangenti, l'intreccio tra politica e affari che coinvolge gli esponenti dei maggiori partiti di governo, senza risparmiare l'opposizione. E grandi imprese, grandi imprenditori. Tangentopoli: smantellata a colpi di inchieste giudiziarie, sostenuta dalla grande stampa e dalle televisioni e da un'opinione pubblica che chiede la testa della partitocrazia.

Il "miracolo economico" bussa alle porte di un'Italietta rurale e alla buona. Dalla fine degli anni Cinquanta l'Italia inizia una corsa vorticosa che cambierà composizione sociale, sistema economico, equilibri politici. È appena entrato in vigore il Mercato comune europeo di cui fanno parte anche Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda e Repubblica Federale Tedesca, un ottimo volano per gli scambi internazionali e per la nostra economia. In un triennio l'industria cresce di più del 30%, il terziario aumenta le sue dimensioni, l'occupazione sale a livelli storic

Armamento, addestramento, disciplina. È questa miscela il segreto che rende invincibile l'esercito romano, tra i più efficienti di ogni epoca? Dove sono altrimenti le radici della sua superiorità? Forse nel numero degli effettivi disponibili o nei vantaggi offerti dal progresso di una superiore tecnologia. Neanche. Non è il numero, perché le forze, dall'inizio almeno dell'impero, sono assai ridotte rispetto all'immane compito loro proposto. Non è tecnologia, seppure certamente efficiente, funzionale, adattabile. La potenza dell’apparato bellico romano viene da altro.

In the 18th century, Italy was still divided into smaller states, but differently than during medieval times when the political entities were independent and were flourishing economic and cultural centers almost unrivaled in Europe. During the 18th century, all of them were submitted, in one way or another, to one of the greater hegemonic powers. This process of conquest and submission began during the early 16th century, when France was called on by the Duke Milan to intervene in his favor and from there never stopped.

It may be human nature to strive for perfection, but flaws and imperfections can bring character and create unique, unrivaled beauty in a league of its own. Old scars, burns, pockmarks, and other so-called blemishes of the like serve as reminders of disasters and adversities one has survived, no matter how grave or trivial.

14 luglio 1961, A Courmayeur scatta l'allarme. Sul Pilone Centrale del Frêney, la parete rocciosa più alta del Monte Bianco, sette scalatori guidati da Walter Bonatti e Pierre Mazeaud si trovano intrappolati nella bufera. Neve, temporali a catena, temperature polari, una perturbazione che sembra non finire più. Per giorni le squadre di soccorso tentano di raggiungere i dispersi mentre la radio e la televisione rivelano un dramma in crescendo che si consuma dal vivo, ma che rimane lontano, invisibile dentro le nubi.

In this course, Father Kirby takes a look at the history and artwork of St. Peter's Square and Basilica through the light of faith. This comprehensive tour explains why St. Peter's Basilica was significant to the early Christians, and why it is still significant today. Just as the ancient pilgrims exclaimed, “Ecco Roma” (Latin for “Behold Rome”), so too does this course begin with wonder at beholding the Eternal City. Aside from visiting Italy in person, this tour will take you as close as possible to experiencing the splendor of Rome, Vatican City, and St. Peter’s Square.

this exciting story illuminates the captivating world of the late Renaissance - in this case its plagues, remedies, and alchemy - through the life of Leonardo Fioravanti, a brilliant, remarkably forward-thinking, and utterly unconventional doctor. Fioravanti's marvelous cures and talent for self-aggrandizement earned him the adoration of the people, the scorn of the medical establishment, and a reputation as one of the age's most colorful, combative figures.

Los Medici o Médicis fueron una poderosa e influyente familia del Renacimiento en Florencia entre cuyos miembros se destacaron tres papas - León X, Clemente VII y León XI - , numerosos dirigentes florentinos, miembros de las casas reales de Francia e Inglaterra y que sobresalieron por ser mecenas, patrocinando desinteresadamente a los artistas y científicos de su época.

"Brutta, povera e comunista" disse di Teresa Noce la madre del suo futuro marito – nonché segretario del Partito comunista italiano – Luigi Longo. Quella di Teresa Noce, nata poverissima alle "Cà neire", il quartiere più difficile di Torino, all’inizio del ventesimo secolo, è la storia di una femminista ante litteram che attraversa controcorrente quasi tutto il Novecento. Proletaria, figlia di una lavandaia abbandonata dal marito, fin da giovanissima organizza i primi scioperi delle operaie tessili e da iscritta al Pci è protagonista dell’antifascismo dopo la presa del potere di Mussolini.

It is the translation of the famous book written by an officer of Julius Caesar that tells us about the war in Alexandria of 47 BC, and other episodes that happened immediately after the battle of Farsalo. The book belongs to the series of books that tell of Julius Caesar's wars.

The largest island of the Mediterranean has always been a complicated place with a fraught relationship to the Italian mainland. Separated by only the narrow Strait of Messina, Sicily feels like a different country in many ways, and the differences between Sicilians and Italians are much vaster than the tiny geographical separating them might intimate. For example, the linguistic differences between the two are substantial, as Sicilian is practically its own language, rather than just a dialect.

La convivialità dei banchetti, il ricorso a pratiche divinatorie, la condizione emancipata della donna, la proprietà privata terriera, la pianta della città basata su cardo e decumano: elementi disparati di una medesima eredità, quella che ci deriva da un popolo fra i più affascinanti, gli Etruschi.

Alla scoperta dell’anima oscura, nascosta, sotterranea, esoterica e criminale della città. È antico il fascino di Bologna. Come un’ombra, percorre da secoli i vicoli del centro storico, i sotterranei e i portici che hanno reso celebre nel mondo la città. Tutti conoscono la Bologna “dotta”, “grassa” e “turrita”, ma solo in pochi conoscono i segreti, gli enigmi e i gialli del capoluogo emiliano. Come la necropoli dei vampiri emersa dalle viscere della terra durante i recenti scavi per l’alta velocità, o il codice mai decifrato inciso sulla Pietra di Bologna.

The ‘Ndrangheta (pronounced an-drang-et-ah) is a close neighbor of the Cosa Nostra and currently considered the most powerful (and difficult to spell) criminal organization in Italy. The ‘Ndrangheta is centered around Calabria, the most southwestern region of Italy, almost touching the Sicilian city of Messina. Though it began as far back as the late 19th century, it was not until the 1950s that the ‘Ndrangheta started to spread its tentacles throughout Italy and then across the entire globe, forming an empire that now ranges from Australia and Turkey, to Chile to Canada.

The history of Naples is long and tortured, or at least for centuries that was how its history has been told. Inhabited almost continuously from the Neolithic era to the present, Naples was founded by the Greeks and conquered by the Romans. After the fall of the Roman Empire, Naples passed between various foreign rulers for its entire history prior to Italian unification. Starting in 1040, when the Norman French invaders conquered Campania, Naples was ruled in a dizzying succession by Germans, then French, then Spanish, then Austrians, then Spanish, then French, and then Spanish.