Asllani è un bersaglio facile e probabilmente non è da Inter, sicuramente non è adatto all'Inter di Inzaghi. Non ha neppure grandi colpe nella sconfitta contro il Milan. Chi ha scelto lui e Frattesi in futuro dovrà sbagliare di meno, altrimenti la proprietà dovrà guardare altrove

Dopo aver rimontato la Juventus in semifinale, il Milan ribalta clamorosamente anche l'Inter dopo essere stata in svantaggio di due gol e alza al cielo la Supercoppa sotto il cielo di Riad. Una vittoria targata Leao e Theo, rigenerati da un lucido Conceicao dopo essere stati considerati i principali responsabili dell'esonero di Fonseca. Inzaghi tradito dalla sua squadra, disunita e allungata dopo l'1 a 2, alla ricerca del terzo gol e infilzata in contropiede. Un atteggiamento inaccettabile che evoca la sconfitta contro i bianconeri in campionato.

L'Inter ha dominato sotto tutti gli aspetti la prima semifinale di Supercoppa Italiana contro l'Atalanta. Inzaghi si conferma la bestia nera di Gasperini che è sceso in campo per la prima volta con una formazione e un atteggiamento da provinciale che si sente inferiore.

Inzaghi dovrebbe cambiare qualcosa nel suo sistema di gioco per permettere a Frattesi di essere un giocatore chiave come accade con Spalletti in Nazionale?

Davide non ha il potenziale che aveva Barella nel 2019 per diventare un calciatore completo e inamovibile in questa Inter.

Danilo messo fuori rosa dalla Juventus è solo l'ultimo episodio di trentenne in calo fisico, ma con una personalità e una dimensione ancora importanti, fatto fuori dal duo Giuntoli-Motta.

Paulo Fonseca non è più l'allenatore del Milan. Un esonero forse tardivo ma giusto per i problemi di equilibrio, per il rapporto con i senatori del gruppo e soprattutto per i risultati altalenanti. Il vero handicap dei rossoneri si chiama Gerry Cardinale e il processo decisionale orizzontale tipico di molte proprietà americane .